Grimaldi: "Volevo smettere, i miei genitori mi hanno incoraggiato. Da piccolo sognavo di giocare alla Paganese"

29.04.2024 21:05 di  Redazione TuttoPaganese  Twitter:    vedi letture
Salvatore Grimaldi, Paganese
Salvatore Grimaldi, Paganese
© foto di Paganese Calcio

Ai microfoni dei giornalisti nel post-gara con il Santa Maria Cilento, si è presentato il portiere azzurrostellato Salvatore Grimaldi, paganese purosangue, che ha commentato così la sfida contro la compagine giallorossa: "Emozionato alla prima al Torre? C'è stata molta più emozione all'esordio con l'Angri che oggi, ero abbastanza sereno. L'emozione della prima partita era passata e quindi dovevo dare continuità a quanto fatto con la prima partita e ci sono riuscito. Il saluto ai genitori a fine gara? Sì, sono stati gli unici a supportarmi, a dicembre volevo smettere e loro mi hanno dato la forza, mi hanno aiutato e mi sembrava giusto andarli a salutare, ricordando anche i nonni lassù. E' stato molto emozionante giocare davanti al mio pubblico, tante persone mi conoscevano sugli spalti e mi chiamavano, ma io giocavo concentrato. A quattro-cinque anni andavo allo stadio con mio nonno, facevo il raccattapalle e sognavo di giocare con la Paganese. Esordire al "Torre" con un clean sheet è stato il massimo. Abbiamo aspettato tanto per giocare, magari potevo esordire prima ma è stato giusto aspettare. La vicinanza di mio zio (Vincenzo D'Amato, socio della Paganese, ndr) è stata importante, è per me una persona importante e lo devo ringraziare tanto".